La mobilità di Ulisse viaggia a due e tre ruote.
Da anni la cooperativa Ulisse è protagonista di alcuni tra i principali progetti legati alla mobilità sostenibile a Firenze, insieme al Comune.
Storie da mille e una bici a piede libero
Nel 2000, in collaborazione con Palazzo Vecchio, nacque il progetto Milleunabici, in cui le biciclette abbandonate provenienti da depositi comunali venivano restaurate dai detenuti di Sollicciano e rimesse in vendita. In questo modo le buone pratiche si sommavano:recupero sociale, formazione, riciclo, riutlizzo.
Nel Settembre 2013, da un’idea dell’agenzia pubblicitaria Catoni associati, venne presentato in Comune a Firenze il marchio Piedelibero.
L’etica che incontra l'estetica: le biciclette da quel giorno hanno un nome e un marchio che le rende riconoscibili e un restauro che prevede anche uno studio di re-design, con colori e accessori. Oltre a questo, Piedelibero si propone di diventare un contenitore, all'interno del quale si identificano prodotti diversi tra loro, con il comune obiettivo di favorire il riavvicinamento al lavoro di persone appartenenti alle fasce deboli: oltre alle bici gadgets, magliette, felpe e accessori, e un servizio qualificato di assistenza meccanica.
Oggi la cooperativa continua a operare, tra le altre cose, nel settore delle biciclette, riparando e vendendo bici rigenerate presso un’officina a Firenze.
“Grazie al progetto FILI, attraverso Pegaso, in collaborazione con altre due cooperative (una delle quali facente parte dello stesso Consorzio Metropoli), e grazie a un finanziamento della Regione Toscana, adesso è possibile rilanciare il marchio “Piedelibero” - ci racconta Gianni Autorino, Presidente della cooperativa Ulisse - con un nuovo e-commerce per la vendita online delle bici, e l’assunzione di una persona che si occupa di seguire l’iter delle biciclette e parlare di futuro.”
Non solo due ma anche tre ruote: per insegnare ai piccini che, con la giusta cura, è possibile ridare vita a un oggetto
Da settembre 2019 è partito un altro progetto, questa volta a tre ruote: si chiama “Tri-cicli”.
Creato in collaborazione con il Comune di Firenze e Arca Cooperativa, il progetto ha come obiettivo quello di riparare i tricicli, abbandonati o danneggiati delle scuole dell’infanzia del territorio, per dargli nuova vita:
“Andiamo a prendere quelli rotti e li riportiamo riparati - racconta Marco Biagini, responsabile del progetto e socio della cooperativa Ulisse sin dalla sua nascita. - In questo modo i bambini hanno modo di vedere il “prima” e il “dopo”, e di capire che un oggetto si può recuperare e non buttare anche se non funziona più, cercando così di contrastare la mentalità “usa e getta”, che tende a essere vissuta come naturale nelle nuove generazioni. È così che si crea anche una valenza educativa al nostro intervento”.
Come funziona: un operatore della cooperativa si presenta a scuola e spiega ai bambini il lavoro che deve essere fatto, poi i tricicli di ferro da rigenerare sono portati in officina. Quando verranno riportati a scuola rigenerati si creerà un altro momento di incontro con i bambini, e un’altra occasione di riflessione.
I tricicli vengono anche ridipinti di un nuovo colore, e sopra ogni triciclo viene apposto un adesivo con il disegno dell’animalino rappresentativo: la Coccinella per il triciclo rosso, la Libellula per il triciclo blu, la Farfalla per il triciclo arancione, l’Ape per il triciclo giallo.
Il progetto Tri-cicli parteciperà a fine Febbraio 2020 al premio Primavera per le piccole e medie imprese per le idee più innovative.
Per saperne di più
http://www.piedelibero.it
https://www.cooperativaulisse.it/ulisse/
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